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Vademecum per chi chiede un prestito

Vademecum per chi chiede un prestito

Cose da sapere e da fare per evitare spiacevoli sorprese: 


- la finanziaria o banca ha l’obbligo di rilasciare un prospetto personalizzato, chiamato modulo S.E.C.C.I., contenente tutti i dati rilevanti del prestito richiesto dal cliente (tan, taeg, ammontare della rata, durata del prestito, costo complessivo degli interessi, costi accessori, con la specifica se sono obbligatori o facoltativi etc.) prima che il cliente sottoscriva il contratto; 


- per cui il cliente deve pretendere detto prospetto che solitamente la finanziaria tende a non consegnare prima della firma del contratto e prendersi il tempo di esaminarlo con calma a casa o meglio ancora sottoporlo al parere di un esperto; 


- le voci più importanti da valutare per capire la convenienza economica del contratto proposto sono quelle relative ai costi accessori, i quali devono essere il più possibile contenuti, mentre la finanziaria (o banca) tende a caricarli il più possibile perché meno trasparenti, richiamando l’attenzione del cliente sul basso tasso di interesse (tan) o sul ridotto ammontare della rata mensile; 


- per cui non limitatevi a guardare quanto sia bassotta la rata o che gli interessi siano a zero (tan 0) ma tenete d’occhio il taeg, l’indice che segnala i costi accessori; 


- il primo indizio di costi spropositati è la forte differenza tra il tan, il tasso di interesse e il taeg, l’indice complessivo del costo del prestito. Un tan a 0 con taeg al 10% ad esempio è meno conveniente che un tan al 5% con taeg 8%; 


- molti di questi costi accessori sono del tutto evitabili: - prima di tutto i costi di intermediazione: un consulente amico vi propone un prestito, vi indirizza alla finanziaria e senza che nessuno ve lo dica vi ritrovate € 3.000,00 di intermediazione (incassati dal sedicente amico) caricati sul vostro prestito e su cui pagherete anche gli interessi; 


- altro costo accessorio evitabile, almeno per i prestiti personali, è quello delle polizze accessorie (vita, malattia e perdita di lavoro) che ogni finanziaria caricherà in automatico sul prestito a spese vostre e a favore di compagnie assicurative partner, con commissioni di intermediazioni del tutto spropositate, senza dirvi che sono facoltative o peggio ancora facendovi intuire che il prestito non sarà concesso qualora rifiutaste le polizze, benché sulle condizioni generali del contratto è specificato che quelle stesse polizze sono facoltative;


 - al riguardo è bene sapere che se la finanziaria (o banca) non è tenuta a concedere il prestito, deve però obbligatoriamente fornire motivazione scritta del rifiuto di finanziamento al consumatore che ne faccia richiesta; 


- per i prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione valgono i suggerimenti dati finora - state attenti più che mai agli intermediari (e alle loro esorbitanti commissioni) che in questo ambito sono endemici

ma per tali finanziamenti la polizza accessoria non può essere evitata in quanto obbligatoria per legge. Ovviamente quello che si può fare e scegliere la meno costosa possibile e magari attivarsi per trovarla da soli, senza accontentarsi di quella costosissima già apparecchiata dalla finanziaria; 


- una volta ottenuto il prestito non fatevi allettare da proposte di rifinanziamento provenienti dalla stessa finanziaria o da altre, dal momento che tali rifinanziamenti non sono altro che prestiti nuovi (con cui si estinguono quelli esistenti) che danno alla finanziatrice una nuova occasione di applicarvi costi accessori, polizze, commissioni etc., senza rimborsare quelli già incassati o rimborsandoli solo in misura ridotta; 


- se proprio siete costretti a rifinanziare, badate più che mai ai costi accessori che vi applicano, pretendete un conteggio estintivo analitico del prestito che andate a chiudere e controllate che vi rimborsino commissioni, premi assicurativi e altri costi in proporzione alla parte di prestito non goduta in ragione dell’estinzione anticipata .

 Avv. Giuseppe Zappia

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