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Lettura, autolettura e lettura stimata

Lettura, autolettura e lettura stimata

Hai riscontrato problemi con la lettura del contatore?

in questa sezione troverai alcune risposte e suggerimenti per gestire al meglio la tua utenza e risolvere problemi.


La prima cosa da fare quando arriva una bolletta a casa è confrontare eventuali discrepanze tra i consumi riportati in bolletta e quelli indicati sul contatore.

Iniziamo cercando di capire le differenze tra lettura effettiva, autolettura e lettura stimata.


La lettura effettiva

La lettura effettiva viene rilevata direttamente dal distributore - presso il punto di fornitura in caso di contatore meccanico e in modo automatico da remoto in caso di contatore elettronico - e successivamente trasmessa al venditore, ai fini della fatturazione, per il tramite del Sistema Informativo Integrato. 

Tale lettura corrisponde al numero che compare sul contatore ad una certa data ("data di lettura") e coincide, di norma, con l’ultimo giorno del mese in caso di energia elettrica e in presenza di contatore elettronico.


Se disponi di un contatore elettrico meccanico e un'utenza domestica (non oltre 16,5KW), è previsto che il distributore effettui un tentativo di lettura ogni 4 mesi.


Con il contatore elettronico, il distributore è tenuto ad effettuare la rilevazione mensile delle misure di energia elettrica includendo, ove consentito dal misuratore, i dati di potenza attiva massima mensile prelevata.


In caso di misuratore 2G la frequenza di raccolta della misura è giornaliera.


Autolettura

L’autolettura è il dato che compare sul contatore e che il cliente può autonomamente “leggere” e successivamente comunicare al proprio venditore ed equivale a una lettura effettiva.


Una volta ricevuta la comunicazione di autolettura dal consumatore, il venditore ha a disposizione 4 giorni per comunicare l'accettazione o il rifiuto dell'autolettura; salvo palesi incongruenze, il venditore comunica i dati ricevuti al distributore entro 4 giorni lavorativi.


Lettura stimata

Il consumo stimato consiste in una approssimazione del consumo effettivamente sostenuto dal consumatore e può essere utilizzato dal venditore ai fini della fatturazione, nei casi in cui non si è riusciti a ottenere una lettura effettiva o non sia disponibile un’autolettura, o qualora il contratto sottoscritto si basi su consumi convenzionali.

Le stime devono essere basate sui dati storici dell’utenza o, in caso di nuovo contratto di fornitura, sul dato di consumo presunto dichiarato dal cliente.



Fonte: Portale dei consumi ARERA

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