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La notifica di cartella esattoriale : cosa fare

La notifica di cartella esattoriale : cosa fare

Se hai ricevuto la notifica di una cartella esattoriale per una multa o per un accertamento tributario (Tari, Imu, Irpef, bollo auto ecc.), non è detto che tu debba necessariamente pagarla. 


In questa breve guida ti spieghiamo cosa fare. Bisogna innanzitutto distinguere se si tratta di una violazione del Codice della strada (multa) o un accertamento tributario, perché saranno diversi la competenza dell’organo dinanzi il quale dovrai impugnarla, i termini di impugnazione ed i termini di prescrizione. 


Per la multa stradale sarà competente il Giudice di Pace, per gli accertamenti tributari la Commissione Tributaria Provinciale competente in base al tuo comune di residenza. 


I termini di prescrizione sono di cinque anni sia per le multe che per gli accertamenti tributari, ad eccezione del bollo auto che prescrive in tre anni. Questo vuol dire che se tra la data dell’infrazione e/o dell’omesso versamento del tributo (che troverai indicata nella cartella verbale) e la data in cui hai ricevuto la raccomandata contenente l’atto giudiziario sono passati più di cinque anni (tre nel caso del bollo auto), la sanzione è prescritta e non devi pagare nulla. 


COME IMPUGNARE LA CARTELLA ESATTORIALE. 

Cartella esattoriale relativa ad una multa. Devi presentare ricorso dinanzi il Giudice di Pace entro trenta giorni dalla notifica dell’atto giudiziario. Depositato il ricorso nella cancelleria del Giudice, questi provvede a fissare l’udienza di comparizione delle parti nella quale l’amministrazione si costituirà in giudizio ed esporrà le proprie difese. Se il Comune non si costituisce, il giudizio procederà in sua contumacia, ma questo non vuol dire che avrai vinto la causa perché sarà sempre il cittadino a dover dimostrare le circostanze che ha illustrato nel proprio ricorso. 


Finito il processo, il Giudice pronuncerà la sentenza che potrà, ovviamente, essere di rigetto o di accoglimento. Se il Giudice rigetta il ricorso dovrai pagare la multa entro trenta giorni, se lo accoglie non dovrai pagare nulla e il Comune è tenuto allo sgravio della sanzione, oltre al rimborso delle spese processuali. Cartella esattoriale relativa al mancato pagamento di tributi e/o imposte. Devi presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale entro sessanta giorni dalla ricezione della cartella. Il ricorso può essere notificato all’amministrazione a mezzo Pec (se possiedi una casella di posta elettronica certificata), personalmente mediante deposito in cancelleria o a mezzo Raccomandata con ricevuta di ritorno. 


Nei successivi trenta giorni dalla notifica del ricorso, devi iscrivere a ruolo il ricorso mediante procedura telematica con l’allegazione di tutti i documenti a supporto delle tue difese. Nel ricorso puoi chiedere che venga fissata l’udienza per la comparizione delle parti, ma puoi anche rinunciare a tale possibilità in quanto il giudizio dinanzi la Commissione Tributaria provinciale può svolgersi anche senza la partecipazione delle parti. Se il Giudice accoglie il tuo ricorso annullerà la cartella e non dovrai pagare nulla e l’amministrazione dovrà procedere allo sgravio del provvedimento, oltre al pagamento delle spese processuali. 


NOTIFICA DELLA CARTELLA ESATTORIALE. 


Vediamo ora cosa si intende per “ricezione della raccomandata” e “notifica dell’atto giudiziario” La notifica della cartella avviene a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino può recapitare la raccomandata direttamente all’interessato, che sottoscriverà con firma autografa la ricevuta di ritorno. In questo caso il giorno di ricezione della raccomandata sarà quando hai firmato la ricevuta. Se il postino non ti trova in casa, lascerà nella cassetta postale l’avviso di giacenza e a quel punto, dal giorno successivo, potrai andare alla posta a ritirare l’atto giudiziario. Come detto, potrai recarti all’ufficio postale dal giorno successivo alla ricezione dell’avviso di giacenza sino al trentesimo giorno, ma l’atto si considera ricevuto dal decimo giorno in cui hai ricevuto l’avviso e non quando l’hai effettivamente ritirata. 


Non fare mai l’errore di non ritirare la raccomandata perché se il nominativo e l’indirizzo del destinatario sono esatti, la notifica della cartella si considera perfezionata. Quindi non ritirare l’atto giudiziario è un errore che non deve mai essere fatto perché ti impedisce di conoscerne il contenuto e di impugnarlo. Insomma, in conclusione, per l’amministrazione l’atto giudiziario se correttamente intestato e spedito all’indirizzo giusto, si considera validamente notificato anche se materialmente non lo hai ritirato.

 Avv. Roberta Gentili

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