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Notifica di una multa per violazione del Codice della Strada : cosa fare

Notifica di una multa per violazione del Codice della Strada : cosa fare

Se il tuo Comune di residenza ti ha notificato una multa per violazione del Codice della Strada, non è detto che tu debba necessariamente pagarla. In questa breve guida ti spieghiamo cosa fare. 


Innanzitutto verifica i termini di prescrizione: le sanzioni amministrative si prescrivono in cinque anni. Questo vuol dire che se tra la data dell’infrazione (che troverai indicata nel verbale) e la data in cui hai ricevuto la raccomandata contenente il verbale sono passati più di cinque anni, la sanzione è prescritta e non devi pagare nulla. 


In secondo luogo verifica i termini tra la data della commessa infrazione e la notifica della multa. Tra le due date non devono intercorrere più di novanta giorni. Quindi, ad esempio, se hai commesso l’infrazione il 1/1/2022 il verbale, per essere valido, deve essere notificato entro e non oltre il 1/4/2022. Dopo tale data la multa stradale è nulla e potrai chiederne l’annullamento. 


COME IMPUGNARE UNA MULTA. 

Se vuoi impugnare una multa devi verificare attentamente i termini che abbiamo illustrato sopra, e soprattutto, fare attenzione ai termini per l’impugnazione stabiliti dalla normativa vigente. Il cittadino ha due possibilità: fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. Le due procedure sono molto differenti tra loro, ma entrambe, soggiacciono a rigidi termini perentori. Entrambi i ricorsi devono essere promossi entro trenta giorni dalla notifica dell’atto giudiziario. Ricorso al Prefetto. Se ritieni che la multa che ti è stata notificata sia ingiusta, puoi inviare il ricorso a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, o se la possiedi, a mezzo Pec al Prefetto della Provincia di tua residenza. 


Nel ricorso esporrai i motivi dell’impugnazione e chiederai l’annullamento della multa. L’amministrazione ha 240 giorni per risponderti, se non lo fa entro tale termine, il ricorso si ritiene accolto per silenzio assenso. Il Prefetto può accogliere il ricorso, e in quel caso la sanzione è annullata e non dovrai pagare nulla in quanto l’amministrazione procederà allo sgravio, oppure potrà rigettarlo. 


In quest’ultimo caso, il Prefetto pronuncerà un’ordinanza ingiunzione con cui stabilirà la somma da pagare (che può anche essere raddoppiata rispetto alla sanzione iniziale). L’ordinanza ingiunzione è, a sua volta, impugnabile dinanzi il Giudice di Pace. Ricorso al Giudice di Pace. Come detto, il termine per impugnare una multa dinanzi il Giudice di Pace è di trenta giorni dalla ricezione della notifica. 


Depositato il ricorso nella cancelleria del Giudice, questi provvede a fissare l’udienza di comparizione delle parti nella quale l’amministrazione si costituirà in giudizio ed esporrà le proprie difese. Se il Comune non si costituisce, il giudizio procederà in sua contumacia, ma questo non vuol dire che avrai vinto la causa perché sarà sempre il cittadino a dover dimostrare le circostanze che ha illustrato nel proprio ricorso. Finito il processo, il Giudice pronuncerà la sentenza che potrà, ovviamente, essere di rigetto o di accoglimento. Se il Giudice rigetta il ricorso dovrai pagare la multa entro trenta giorni, se lo accoglie non dovrai pagare nulla e il Comune è tenuto allo sgravio della sanzione, oltre al rimborso delle spese processuali. 


Vediamo ora cosa si intende per “ricezione della raccomandata” e “notifica dell’atto giudiziario” La notifica della multa avviene a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino può recapitare la raccomandata direttamente all’interessato, che sottoscriverà con firma autografa la ricevuta di ritorno. In questo caso il giorno di ricezione della raccomandata sarà quando hai firmato la ricevuta. Se il postino non ti trova in casa, lascerà nella cassetta postale l’avviso di giacenza e a quel punto, dal giorno successivo, potrai andare alla posta a ritirare l’atto giudiziario. Come detto, potrai recarti all’ufficio postale dal giorno successivo alla ricezione dell’avviso di giacenza sino al trentesimo giorno, ma la multa si considera ricevuta dal decimo giorno in cui hai ricevuto l’avviso e non quando l’hai effettivamente ritirata. Non fare mai l’errore di non ritirare la raccomandata perché se il nominativo e l’indirizzo del destinatario sono esatti, la notifica della multa si considera perfezionata. 


Quindi non ritirare l’atto giudiziario è un errore che non deve mai essere fatto perché ti impedisce di conoscere il contenuto dell’atto giudiziario e ti impedisce di impugnarlo. Insomma, in conclusione, per l’amministrazione l’atto giudiziario se correttamente intestato e spedito all’indirizzo giusto, si considera validamente notificato anche se materialmente non lo hai ritirato.

 Avv. Roberta Gentili

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