Se ho ragione ma il Condominio non mi da retta devo per forza andare in causa?

Soprattutto in ambito condominiale, come in materia di diritti reali (proprietà, possesso e locazioni), la causa in Tribunale non è l’unica opzione possibile per risolvere i propri problemi, la mediazione civile, tra l’altro obbligatoria in materia condominiale può risultare una strada alternativa alla causa in Tribunale e far risparmiare tempo e soldi.
Che la mediazione presenti numerosi vantaggi è evidente, sotto diversi profili:
- il costo della procedura è molto esiguo (come confermato dalle statistiche pubblicate dal Ministero della Giustizia nell’anno 2017) la mediazione incide sul valore della controversia nella misura del 4%, in luogo dei costi giudiziali che hanno un’incidenza pari al 30%;
- è riconosciuto alle parti un credito d’imposta fino a 500 euro in caso di successo (ridotto della metà in caso d’insuccesso della procedura).
Con la riforma si prevede, tra l’altro, l’aumento della misura di detto credito e l’introduzione di nuovi crediti di imposta sul compenso dell’avvocato che assiste la parte in mediazione e sul contributo unificato versato dalle parti nel giudizio che viene estinto a seguito del successo della mediazione;
- il verbale di accordo ha valore di titolo esecutivo equivalente a quello di una sentenza passata in giudicato e, quindi, inappellabile ma idonea a dare luogo a esecuzione forzata o iscrizione di ipoteca giudiziale se non viene rispettata;
- è riconosciuta l’esenzione dall’imposta di registro sui primi 50.000 euro (con assoggettabilità ad imposta della sola eccedenza);
- la durata del procedimento è di soli tre mesi, salvo il consenso delle parti.
- tutela il know-how e la reputazione della società: la pubblicità che viene data a tutti i procedimenti in Tribunale –il cosiddetto clamor fori– rischia, soprattutto nelle cause che riguardano la qualità del prodotto oppure marchi, brevetti, proprietà intellettuale o concorrenza sleale, rapporti con i dipendenti di rendere pubblici segreti o strategie industriali e informazioni riservate, o semplicemente di mettere in cattiva luce l’azienda;
-consente la prosecuzione dei rapporti commerciali: in mediazione non c’è un vincitore e un perdente e le parti, grazie al dialogo, possono comporre i propri interessi evitando così la perdita di un partner importante o di un cliente di lunga data.
Avv. Vincenzo Morganti